Il vecchio ghetto ebraico -nell’antica epoca cristiana dopo la conquista di Jaime I- si estendeva per tutta la parte nord della attuale via del la Paz, ossia dove vi era la porta di Xarea, vicino alla piazza di San Vicente dove rientra nell’antica porta de la Figuera, all’inizio della calle del Mar. Tra gli edifici da segnalare nella zona abbiamo la sinagoga maggiore, di cui abbiamo gia’ parlato nell’altro blog, i bagni e la macelleria.

judería antigua

Le istituzioni ebraiche si trovavano a lato del centro della ciutat vella, quindi plaza de la Reina, mentre a sud vi erano le abitazioni. Attraversando la porta de la Figuera ci ritroviamo, alla nostra sinistra, i bagni ebraici di cui parleremo in seguito.

L‘igiene, la salute, e la purezza spiritualel

I bagni ebraici sono di due tipi: pubblici e rituali. Questi ultimi in abraico sono chiamati miqweh e rappresentano una istituzione sia igienica che religiosa. Per partecipare al bagno rituale ebraico, tradizionale ritrovo di preghiera in cui si discuteva il Talmud, era fondamentale rimuovere qualsiasi tipo di sporco o impurita’ fisica; dopodiche’ era possibile accedere a questa seconda barriera di purificazione fisica e spirituale. Analizzeremo per primo, quindi, il bagno pubblico. Nella Spagna medievale conosciuta come Sefarad, abbiamo esempi di bagni ebraici soprattutto a Saragozza, con le loro colonne molto simile a quelle dei nostri bagni dell’Almirante.

Bagni ebraici di Saragozza

I bagni ebraici di Saragozza vengono citati in molti documenti del XIII secolo, il pui’ antico delle quali e’ una lettera del 1266 quando Jaime I concesse due anni di pagamenti per la costruzione di un ponte. Situati nel cosiddetto “Ghetto aperto”, di fronte alla Fortezza detta “Castello degli ebrei” (carcere, sinagoga maggiore, ospedale, macelleria), dove oggi sorge il Seminario di San Carlos Borromeo. Col tempo e’ pervenuta a noi solo una parte di questi bagni: una sala, leggermente rettangolare a mo’ di chiostro con volta divisa in sezioni a padiglione, centralmente illuminata.

Questa grande sala comunicava climaticamente con altre due piccole stanze, probabilmente il caldario e il frigidario. Sono opere mudejar del XIII secolo con formali elementi cistercensi.

A Valencia abbiamo i bagni dell’Almirante, sempre di questo tipo, ristrutturati e in funzione dal 1970.

Bagno rituale, tempio e sinagoga

Invece, il bagno rituale, era collegato alla sinagoga e alla scuola religiosa, e viene nominato nel Pentateuco nella parte trattante “fonti e pozzi” dai quali si raccoglieva l’acqua corrente (Levitico 11,36). In tempi biblici Giovanni Battista creo’ questa tradizione nel senso di penitenza che ancora oggi gli appartiene mentre Gesu’ diede invece quella impronta di santificazione personale.

Gli archeologi hanno trovato alcuni bagni in Qumran risalenti al I secolo a.C., durante il periodo ebraico-cristiano, ed altri nel sottosuolo della casa di San Giuseppe a Nazaret, sottoterra di 7 scalini in salita e discesa che simboleggiano la creazione della persona paragonata alla creazione dell’universo.

Tempio e purezza rituale

Per partecipare al rito, gli umili ebrei e ebree dovevano essere liturgicamente puri, in particolare le donne durante il ciclo mestruale dovevano immergersi completamente in acque pure. Nel Talmud viene descritto come debe essere costruito il miqweh e tutti i canoni che deve rispettare. Prima di entrare nei bagni pubblici occorreva immergersi nel miqweh. I bagni pubblici nel quartiere ebraico di Valencia erano molto spesso simili ai bagni arabi che ispirarono anche i bagni cristiani dell’Almirante con la sua vasca di acqua temperata al centro e quelle calda e fredda ai lati. Come seguito della purificazione esteriore, si passava al livello superiore del miqweh o bagno rituale, il quale poteva trovarsi vicino alla sinagoga e conseguiva la purificazione spirituale delle macchie da contaminazione da oggetti impuri e profani, il tocco di un cadavere, il proprio sangue o quello di altri. L’acqua della fonte del bagno rituale doveva assolutamente essere acqua corrente o pioggia raccolta in cisterne sotterranee.

Besalú y su baño ritual

Le caratteristiche del bagno rituale o miqweh si possono osservare in quello che si trova nella citta’ di Besalu’, vicino Girona. Si tratta dell’unico del suo tipo della penisola iberica e uno dei pochi conosciuti in Europa.

judería antigua

Adesso ci troviamo nelle condizioni di rispondere a queste due domande: “Vi erano dei bagni pubblici ebraici a Valencia?” Si, e probabilmente seguivano il modello di quelli di Saragozza e si trovavano vicino alla porta de la Figuera. “Avevamo un Miqweh a Valencia?” Non siamo sicuri di dove si trovasse, ma di sicuro ve en era uno vicino la sinagoga antica o “vella”. Abbiamo, pero’, la localizzazione dell’ipotetico miqweh, scoperto a Sagunto e datato al XIV secolo, nella Casa dels Bereguer.

judería antigua

La stanza e’ a volta, e conserva ancora i 7 scalini del simbolismo antico e la cisterna per la raccolta dell’acqua piovana.